4-07-2004 16:41

AGRICOLTORI ASSICURATI CONTRO LE FOLLIE DEL TEMPO

In attuazione della legge delega n.38/2003 (Disposizioni in materia di agricoltura), Il Governo ha elaborato un decreto per la riforma della legge 185/92. Si tratta di disposizioni che regolano gli aiuti al settore agricolo in caso di emergenze e calamità. L'elemento più importante della riforma è rappresentato da un deciso cambio di prospettiva; gli interventi a sostegno dell'impresa agricola sono progettati con una logica di prevenzione e non più di semplice intervento post-calamità. Lo strumento utilizzato è uno speciale Fondo di garanzia che finanzia un programma assicurativo agricolo annuale pianificato in base a priorità territoriali, produttive e di mercato. Gli agricoltori italiani potranno accedere a polizze agevolate o sussidi di intervento compensativo per proteggersi dagli effetti di calamita' naturali e altri eventi eccezionali (terremoti, valanghe, frane e inondazioni, grandine, gelo, siccita', alluvioni, fitopatie e epizoozie). Al contributo per la stipula delle polizze anti-calamità si potranno sommare altri interventi, come l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

Il progetto governativo ha raccolto i commenti favorevoli dei principali soggetti di rappresentanza del mondo agricolo - Confagricoltura, Coldiretti e Cia - e risponde all'impellente necessità di rivedere le strategie di tutela del settore soprattutto a seguito degli evidenti cambiamenti del clima italiano, che comportano il susseguirsi di eventi imprevedibili e dagli effetti devastanti. Secondo gli studi del settore agrometeorologia del Sistema informativo agricolo nazionale, il clima italiano ha subito negli 50 anni delle modificazioni radicali. Le precipitazioni piovose sono in costante e progressiva diminuzione, soprattutto in inverno (1 mm in meno ogni anno) e in primavera (0,6 mm in meno ogni anno). Parallelamente, aumenta il numero e l'intensità delle piogge violente, che non solo causano danni gravi soprattutto alle colture, ma sono anche inutili per l'approviggionamento idrico. Anche le temperature cambiano: in media le minime sono aumentate di 1.4 °C, le massime di 1.7 °C. Ciò ha favorito fenomeni eccezionali come l'innalzamento del livello del mare e lo scioglimento dei ghiacciai e ha portato allo sconvolgimento dei normali cicli di crescita e fioritura delle specie vegetali.