5-06-2000 17:24

Giugno

L'EDITORIALE

di Nino Sospiri 

La Legge in oggetto si rende necessaria per abrogare o modificare norme vigenti in contrasto con gli obblighi comunitari, per dare attuazione ed assicurare l'applicazione di atti normativi del Consiglio o della Commissione dell'Unione e per garantire l'adeguamento della normativa interna alle sentenze della Corte di giustizia.
Si tratta di tentare di porre rimedio, dunque, a ciò che il Governo e il Parlamento non hanno fatto o hanno malfatto.
Le procedure di infrazione contro l'Italia, di varia natura, al 31 dicembre 1999 erano complessivamente 202.
Tra queste ben 33 riguardano l'Ambiente che, insieme alla Sanità, ha così conseguito un nuovo primato, sicuramente non esaltante, nella graduatoria delle inadempienze italiane.
C'è di tutto: dai rifiuti alla qualità dell'aria, dalla protezione delle acque agli uccelli selvatici, dalla valutazione di impatto ambientale alla contaminazione dei suoli.
In questo sconfortante quadro va registrato, in particolare, che alla faccia di quell'autentico capolavoro dell'Ex Ministro Ronchi, noto come Decreto legislativo 22/97, sono proprio i rifiuti a costituire gran parte delle questioni oggetto delle procedure di infrazione in materia ambientale.
Ma a parte l'incapacità, l'incompetenza, gli errori e gli orrori di Ronchi, rileviamo che, se non stupisce, certamente colpisce di più il fatto che tutto ciò continua ad accadere dopo che, per un lungo periodo di tempo, il Dicastero dell'ambiente è stato appannaggio dei cosiddetti Verdi, i quali sono tuttora in maggioranza e al Governo con propri Ministri e Sottosegretari, nonchè fortemente presenti nelle strutture e nelle articolazioni di sottogoverno che
istituzionalmente dovrebbero occuparsi di problematiche ambientali, sia a livello centrale che periferico.
E' la conferma, questa, di ciò che abbiamo già avuto modo di evidenziare ripetutamente circa l'attuale stato dell'ambiente in Italia e le responsabilità connesse con il suo progressivo peggioramento.
Responsabilità che sono senza alcun dubbio politiche in senso stretto; ma anche di talune associazioni: tanto forti propagandisticamente quanto deboli nel dare risposte concrete alle questioni ambientali. Tutto si spiega, perr: non è possibile stare con l'Ambiente e, al tempo stesso, con chi, a tutti i livelli e in varie postazioni sociali e di Governo, continua a distruggerlo.

Sommario
3 Le fonti energetiche italiane? Arrivano dall'estero
5 Elettricità dai rifiuti per uno sviluppo sostenibile
6 Petrolio, petrolieri e petroldollari fanno il pieno caro
7 L'Agriturismo in Basilicata: un modello negativo
8 Il Sole che chiede: poltrone e potere
9 La Salvaguardia di Venezia : " IL PROGETTO MOSE "
10 Notizie dalle sedi regionali
11 La forestale sotto il controllo regionale? Inammissibile
12 Renard, la volpe dell'epopea medievale
13 Curiosità dal mondo
14 L'antica saggezza ecologica della Serenissima
Tra il Po di Levante e il Po della Pila
15 La vera storia del rifiuto

 

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