6-01-2004 18:10
PRODOTTI DOP: UN SONDAGGIO CONFERMA CHE AGLI ITALIANI PIACCIONO
Altro che OGM: agli italiani piacciono i prodotti di qualità. Lo conferma un sondaggio condotto recentemente dal prestigioso istituto di ricerca CIRM e presentato nel mese di marzo. L'indagine, commissionata dall'azienda agroalimentare "Melinda", puntava a verificare la conoscenza e l'atteggiamento degli italiani nei confronti dei prodotti DOP (Denominazione d'Origine Protetta). Un interesse che nasce dalla recente concessione del marchio DOP, che riconosce a livello internazionale la qualità e tipicità di un prodotto, alle mele trentine della "Val di No"n, raccolte e commercializzate proprio dalla "Melinda". Vale la pena ricordare che con il termine Dop si intendono i prodotti per i quali tutte le fasi, dalla produzione alla trasformazione, avvengono in un'area geografica specifica e secondo regole dettate dalla tradizione dei luoghi.
In questo senso, il DOP non va confuso con un marchio simile, quello IGP (indicazione geografica protetta), che indica i prodotti per i quali solo una delle fasi, in genere la trasformazione, avviene in un'area geografica precisa, anche se sempre secondo le regole della tradizione. I dati del CIRM rivelano che ben 7 italiani su 10 hanno oramai familiarizzato con il termine DOP e ne conoscono il significato esatto, e almeno il 51% del campione intervistato sa indicare almeno un prodotto DOP. Un bel passo in avanti rispetto ad un analogo sondaggio di quattro anni fa, quando solo il 28% degli italiani era in grado di spiegare cosa indica la sigla DOP. Tuttavia, i prodotti DOP sembrano perdere il loro valore aggiunto al momento dell'offerta al pubblico: solo il 23% degli italiani prima dell'acquisto si informa se un prodotto è DOP o meno, e solo il 10% presta attenzione al marchio DOP quando sbircia sugli scaffali. Un vero peccato, che suggerisce la necessità di porre maggiormente in evidenza i DOP al momento della presentazione al pubblico nel punto vendita e di orientare in modo più efficace la scelta, magari creando delle "isole della qualità" con frutta, verdura e carni DOP, come suggerisce l'88,5% degli intervistati.
L'importanza di rivedere le strategie di comunicazione e valorizzazione dei prodotti DOP è confermata da un altro dato. Se correttamente informato, il 38,6% dei consumatori preferirebbe comprare un prodotto DOP (nel sondaggio, si parlava di una mela) piuttosto che un prodotto "normale". Certo il fattore prezzo rimane importante. Tuttavia, circa il 57% dei consumatori sarebbe disposto a spendere fino al 15% in più per scegliere un prodotto DOP rispetto ad uno tradizionale. Il marchio DOP è per circa 7 italiani su 10 sinonimo di "sanità" e "qualità" del prodotto. Una convinzione che si esalta quando si tirano in ballo gli OGM. Il transgenico è visto come una realtà opposta al DOP: per il 42% degli intervistati, se un prodotto è DOP non può assolutamente contenere OGM.