Lo stato dell'ambiente, in Italia, è di assoluto degrado.

Tutti lo riconoscono e sottolineano costantemente: dalle associazioni ambientaliste alle forze politiche, passando attraverso autorevoli organismi tecnico-scientifici, pubblici e privati, che si occupano della materia talvolta da decenni.

Al di là di certe "suppliche" canore sanremesi e delle connesse, evidenti strumentalizzazioni elettorali, il problema c'è ed è serio, ma non nuovo.

Anzi.

Quando questo numero di "AmbienteVita" sarà distribuito avremo alle spalle il 16 aprile.
La grande "contesa" elettorale avrà dato i suoi esiti e nelle quindici regioni italiane a Statuto ordinario si tornerà a governare con pienezza di poteri.
Non posso né mi interessa sapere, in questo momento e in questa sede, chi prevarrà.

Il Parlamento sta esaminando la Legge comunitaria 2000.
Si tratta di un provvedimento legislativo attraverso il quale, ogni anno, il Ministro per le politiche comunitarie propone
alle Camere di adeguare la normativa nazionale all'ordinamento europeo.

L'Italia ridotta in cenere

Boschi in fiamme. E' stata questa, purtroppo ed ancora una volta, l'emergenza ambientale che ha

caratterizzato l'estate appena trascorsa e segnato larga parte del territorio nazionale boscato per

chissà quanti anni.

Italia sott'acqua

I problemi provocati dalle condizioni idrogeologiche nelle quali si trova gran parte del territorio italiano, spesso drammatizzati
da eventi atmosferici di particolare rilevanza, sono noti. Le conseguenti emergenze comportano costi altissimi
di intervento. La perdita di vite umane, come è purtroppo accaduto a seguito delle ultime alluvioni, assume spesso
dimensioni da brivido.

2° Congresso Nazionale

l'uomo al centro del sitema ambiente

Presidente Sospiri, grazie per Ambiente e/è Vita