Febbraio

di Nino Sospiri

S e c'è una risorsa che può influire in maniera determinante
sulle sorti di una Nazione questa è proprio
quella energetica. Essa non rappresenta solo la linfa
vitale per la produzione industriale, i trasporti e i servizi,
ma anche il principale sostegno per l'economia ed il
vivere civile, senza i quali si è inesorabilmente condannati
al sottosviiuppo e alla povertà.
Per l'Italia, che dispone di risorse energetiche tradizionali
molto limitate, il vero problema da affyontare è
quello di operare delle scelte che permettano di garantire
approvvigionamenti sicuri
e a costi sostenibili, in modo
da essere competitiva con le
altre Nazioni industrializzate,
e queste scelte devono essere
fatte con coerenza e tempestività.
Ma occorre tenere presenti
anche gli aspetti relativi
alla protezione deìi'ambiente e
delia salute, per i quali la scelta
energetica è determinante,
come messo chiaramente in
evidenza dal Trattato di
Kyoto per la riduzione a livello
mondiale delle emissioni di
anidride carbonica nell'aunosfera.
Quindi il problema delle
programma per le energie alternative lacunoso nei contenuti
e poco realistico nei tempi di implementazione.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: alto costo
dell'energia, forte dipendenza dall'estero e mancato
rispetto degli impegni presi nell'ambito del Trattato di
ISolo con l'attuale Governo stiamo assistendo ad un
diverso comportamento, più determinato e coerente
con le esigenze e le caratteristiche dell7Italia; ma la strada
è lunga e i ritardi da recuperare troppi. Sono necesscelte
non è soltanto di tipo economico e industriale,
ma presenta anche una forte componente di tipo politico
e sociale, per cui l'intervento del Governo è pertinente
e determinante.
In passato non sempre questa azione è stata svolta in
modo tempestivo e coerente con i superiori interessi
nazionali. Le forti pressioni delle potenti lobbies energetiche
e le dichiarazioni di esponenti di un certo
ambientalismo, catastrofista e irresponsabile, hanno
spesso condizionato le scelte di Governo. Ciò ha portato
a continue rielaborazioni dei programmi energetici,
con la progettazione di centrali elettriche modificate
più volte subito dopo la loro costruzione, e con un
sari, quindi, costanza nei programmi
e tempi medio-lunghi.
Le principali sfide che ci
attendono riguardano le azioni
per una lenta ma progressiva
riduzione della dipendenza
dal petrolio e dalie importazioni
di energia elettrica dall'estero,
la ricerca tecnologica
per le applicazioni dell'idrogeno
nel trasporto e nell'industria,
un valido e sostenibile
programma per il risparmio
energetico e infine una oculata
scelta di energie rinnovabili
e di localizzazione dei relativi
impianti, indipendentemente
da interessi di parte e compatibilmente con le caratteristiche
morfologiche e ambientali del nostro territorio.
Tutto ciò dovrà essere sviluppato secondo piani energetici
realistici e sostenibiii, capaci di integrare le peculiarità
e le esigenze regionali con il superiore interesse
nazionale.
Solo se riusciremo a vincere queste sfide - e ne siamo
convinti - l'Italia sarà in grado di competere sempre più
autorevolmente e nel rispetto dell'ambiente con le altre
Nazioni sviluppate. Ed è proprio questo l'obiettivo che
vogliamo cogliere, perseguendolo con grande determinazione.

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