Ottobre

di Nino Sospiri

Si tratta di interventi che bene si
inseriscono nel quadro più generale
della politica da tempo auspicata
dello "sviluppo sostenibile". Mi
riferisco, in concreto, allo stanziamento
di risorse per oltre 3 milioni di Euro, utili alla
promozione e alla valutazione di misure e di programmi
relativi al settore della mobilità, della produzione di
energia elettrica, delle
fonti rinnovabili, dell'efficienza
energetica e dell'assorbimento
di carbonio.
Per lo studio e la diffusione
di sistemi di certificazione
ambientale e
per provvedimenti necessari
all'ottimizzazione
delle procedure e degli
strumenti per la valutazione
e riduzione degli
impatti sull'ambiente
viene autorizzata la spesa,
inoltre, di 4,9 milioni di
Euro. Per consentire la
verifica ed il monitoraggio delle aree ad elevato rischio
idrogeologico viene stanziato l'importo di 25 milioni di
Euro destinato alla realizzazione di un "Piano straordinario
di telerilevamento" mediante la stipula di un
accordo di programma con il Ministero della Difesa e
la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento
della Protezione Civile.
Decisione particolarmente innovativa
ed efficace appare l'istituzione
del "Programma strategico di
comunicazione ambientale" al fine
di sensibilizzare l'opinione pubblica
e gli imprenditori e di promuovere
iniziative per la tutela delle risorse
ambientali. Si tratta di un piano di
comunicazione integrata mirato
alla diffusione di una nuova consapevolezza
dei buoni comportamenti
da adottare nella vita di ogni giorno.
Proficue a tal fine torneranno,
di sicuro, le competenze professionali
e culturali maturate a lungo
nell'ambito delle diverse esperienze
associative. Utile sarebbe per dare
continuità a questi intenti, inoltre, adoperarsi per inserire
nei programmi scolastici l'educazione ambientale
come materia d'insegnamento obbligatoria, secondo
quanto previsto da uno
specifico disegno di legge
già presentato alla
Camera.
Un'ulteriore novità è rappresentata
dalle norme
per la costruzione, l'installazione
e l'esercizio di
serbatoi interrati, che
intervengono con regole
certe e chiare su un settore,
quello petrolifero,
intrinsecamente a
"rischio ambientale".
Anche queste auspicate a
lungo e oggetto in passato
di specifiche proposte di legge.
In concreto, occorre dare atto al ministro Matteoli di
aver saputo individuare con serenità e responsabilità le
aree prioritarie di intervento e di aver presentato un
testo normativo, collegato alla manovra di finanza pubblica
per il 2002, che apporta diverse e sostanziali novità
nel settore.

 

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